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Orologio solare
analemmatico a stilo umano |
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Sono indicati con l’aggettivo “Analemmatico” i quadranti solari piani con stilo (gnomone) mobile, in cui la lettura dell’ora si effettua su dei punti orari, ricavati dall’intersezione dell’ombra dello stilo con un’ellisse graduata.
L’orologio solare analemmatico si colloca tra quelli detti “azimutali”, strumenti cioè che per fornire l’ora sfruttano l’azimut del Sole. L’azimut, o meglio l’angolo azimutale, è l’angolo misurato sull’orizzonte da 0° a 180° a partire da Nord verso Est o verso Ovest
Il concetto di base di questi strumenti è elementare: se piantiamo in terra una bacchetta verticale, essa proietterà sul terreno orizzontale un’ombra rettilinea che risulterà orientata verso il punto dell’orizzonte opposto a quello in cui si materializza l’azimut del Sole. Nel corso della giornata l’azimut del Sole varia con continuità; se conosciamo la relazione che lega l’azimut all’ora possiamo ricavare l’ora in quel momento.
Lo stilo viene spostato in funzione della data. Le varie posizioni del “piede” dello stilo costituiscono la scala delle date, o dello zodiaco.
L’origine delle meridiane analemmatiche rimane sconosciuta (XVI o XVII secolo). Il particolare nome dato a questo quadrante solare deriva dal fatto che i suoi primi autori si erano ispirati alla nozione d’analemma. La figura geometrica “analemma”, fu utilizzata dagli antichi astronomi greci per indicare la proiezione ortografica del cammino del Sole al momento della culminazione nelle varie stagioni sul piano Meridiano di un determinato luogo; l’analemma fu posta dall’astronomo romano Vitruvio, nel suo libro di architettura, a fondamento del tracciamento di tutti i quadranti solari.
Gli elementi caratteristici del quadrante analemmatico sono:
· Ellisse oraria, contrassegnata dalle ore. L’ellisse è appiattita nella direzione Nord-Sud ed allungata nella direzione Est-Ovest (asse maggiore). Il settore dell’ellisse che si riferisce alle ore notturne può essere eliminato.
· Scala delle date recante i nomi dei mesi, sistemata al centro dell’ellisse sull’asse minore e orientata in modo che la linea Oraria del Mezzodì coincida con la direzione Nord-Sud, cioè col Meridiano Locale.
· Stilo mobile di lunghezza non definita, disposto perpendicolarmente al quadrante e che si sposta lungo l’asse minore dell’ellisse, cioè lungo la scala delle date. Si parla di Quadrante Analemmatico “Umano” quando è l’osservatore stesso a fare da gnomone
In base alla data, si regola la posizione dello stilo.
Come tutti gli orologi solari non dotati di accorgimenti per la correzione automatica dell’ora, anche questo strumento indica l’ ”ora vera locale”; perciò volendo ottenere l’ora segnata dal nostro orologio da polso (“ora media del fuso”), l’indicazione dell’ombra deve essere corretta con l’equazione del tempo e con la correzione del fuso.
Questo
strumento astronomico permette di ricavare l'ora dalla posizione del Sole.
Il concetto di base è elementare: una bacchetta verticale (stilo)
piantata in terra proietta sul terreno un’ombra rettilinea che risulta
orientata verso il punto dell’orizzonte opposto al Sole. In questo tipo
di orologio lo stilo è l'osservatore stesso ed è mobile, in quanto si
sposta a seconda del periodo dell'anno lungo la scala delle date, cioè
una serie di linee parallele coincidenti con le date d’inizio di ciascun
segno zodiacale. Gli
elementi caratteristici del quadrante analemmatico sono: ·
Ellisse
oraria, contrassegnata
dalle ore. ·
Scala
delle date (detta
anche dello zodiaco), sistemata al centro dell’ellisse e orientata in
modo che la linea oraria del mezzodì coincida con la direzione nord-sud. ·
Stilo
umano: è
l’osservatore stesso che, collocandosi lungo la scala delle date in base
al periodo dell'anno, proietta sull'ellisse oraria la sua ombra segnando
l'ora. Come
tutti gli orologi solari non dotati di accorgimenti per la correzione
automatica dell’ora, anche questo strumento indica il ”tempo vero
locale”; perciò volendo ottenere l’ora segnata dal nostro orologio da
polso (“ora media del fuso”), l’indicazione dell’ombra deve essere
corretta con il seguente grafico per la conversione. |
Grafico
per la conversione del Tempo Solare Locale |
Longitudine
di Casa Archilei = 13° 01' 02'' |
L’orologio
solare si compone di due parti: gnomone e quadrante. In questo orologio lo
gnomone è un triangolo rettangolo di marmo la cui ipotenusa è parallela
all’asse terrestre (punta cioè al Polo Nord Celeste) e
proietta la sua ombra su una superficie: il quadrante. Il
tempo segnato da questo orologio solare è il Tempo Solare Locale che non
corrisponde al Tempo Medio Civile. Per passare dal Tempo Solare Locale al
Tempo Medio Civile, che per l’Italia corrisponde al Tempo Medio
dell’Europa Centrale (T.M.E.C.) occorrono due correzioni: -
la Costante locale,
che tiene conto della diversa longitudine del luogo rispetto al Meridiano
del T.M.E.C
(detto Meridiano Etneo). La Costante locale di Fano (che ha
longitudine di 13° Est) è di + 8 minuti rispetto al tempo del Meridiano
Etneo. -
l’Equazione del tempo,
dovuta al fatto che i giorni solari non hanno la stessa durata (24 ore) ma
variano leggermente nel corso dell’anno. Sul quadrante solare sono disegnate anche le linee dei solstizi d’estate e d’inverno; l’ombra dello gnomone si sposterà sempre all’interno di queste due linee. Vi è anche la linea (retta) equinoziale; l’ombra dello gnomone “correrà” lungo questa linea durante gli equinozi di primavera e d’autunno. |
Grafico
per la conversione del Tempo Solare Locale |
Longitudine
di Casa Archilei = 13° 01' 02'' |